giovedì 20 ottobre 2016

STEP 6 - I colori nella scienza

Nella fisica
L'occhio umano è sensibile  solamente  alle  onde  elettromagnetiche  con  lunghezze d'onda comprese tra 400 e 700 nm (spettro visibile).
Questo intervallo  di  lunghezze  d'onda costituisce una porzione assai piccola dell'intero spettro delle onde elettromagnetiche.
E' di fondamentale importanza premettere che le sostanze o gli oggetti del mondo reale non sono però colorati di per se stessi. I corpi che ci circondano hanno la facoltà di emettere, riflettere o di trasmettere onde elettromagnetiche di  diversa  lunghezza  d'onda  e  di  diversa intensità, tali da stimolare il nostro sistema sensoriale e provocare la visione dei colori.
Per caratteristiche della luce si intendono tre parametri, che saranno specificati in dettaglio nel seguito, il primo dei quali è connesso alla  capacità  della luce  di  provocare  la  sensazione  di luminosità;  il  secondo  e  il  terzo  esprimono  invece  la  sensazione cromatica percepita dal sistema visivo ed espressa dalla lunghezza d'onda dominante e dalla purezza del colore.
L'insieme dei tre parametri costituisce gli attributi del colore.
L'occhio umano, illuminato da luce monocromatica di varia lunghezza d'onda, percepisce i seguenti colori:

- da 400 a 430 nm: zona del violetto (tra le cui sfumature rientra il color lavanda);

- da 430 a 490 nm: zona del blu nelle sue seguenti tonalità intermedie:
da 430 a 465 nm : indaco
da 466 a 482 nm : blu
da 483 a 490 nm : blu verdastro

- da 491 a 560 nm: zona del verde nelle sue seguenti tonalità intermedie:
da 490 a 498 nm : verde bluastro
da 499 a 530 nm : verde
da 531 a 560 nm : verde giallastro

- da 561 a 580 nm: zona del giallo nelle sue seguenti tonalità intermedie:
da 561 a 570 nm : giallo-verde
da 571 a 575 nm : giallo citrino
da 576 a 580 nm : giallo

- da 581 a 620 nm:  zona dell'arancione nelle sue seguenti tonalità intermedie :
da 581 a 586 nm: arancione giallastro
da 587 a 596 nm : arancione
da 597 a 620 nm : arancione rossastro

- da 620 a 700 nm :  zona del rosso nelle sue tonalità intermedie:
                 da 621 a 680 nm : rosso
                 da 681 a 700 nm : rosso profondo
Nella medicina
I fiori di lavanda vengono utilizzati per le loro proprietà modestamente sedative, ma in particolare antispastiche, sulla muscolatura liscia del tubo digerente e dell'albero bronchiale.
L'olio essenziale di lavanda si utilizza esclusivamente per via esterna: ottenuto per distillazione dei fiori, e ricco in esteri, presenta ottime proprietà antinfiammatorie; quello ottenuto dalla Lavandula spica è ricco in alcoli ed ossidi, presenta una buona attività antimicrobica e balsamica ed è ben tollerato anche dalla mucosa respiratoria.

Lavanda contro i disturbi digestivi

In virtù delle proprietà carminative e antispastiche esercitate nei confronti del tratto gastroenterico, la lavanda può essere impiegata per il trattamento di piccoli disturbi digestivi, flatulenza e coliche.
Anche in questo caso, la dose di olio essenziale da assumere solitamente raccomandata è di 2-4 gocce al giorno, previa diluizione. Anche in questo caso, è comunque bene attenersi alle indicazioni fornite dalla ditta produttrice e riportate sulla confezione, sull'etichetta o sul foglietto illustrativo della preparazione che s'intende utilizzare.


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