STEP 1 - ACCEZIONI CROMATICHE
Il color
lavanda è una gradazione di viola ed è costituto da una:
Tonalità: rosso-violetto
Luminosità:
chiaro
Saturazione:
media
Grazie alla
sua unicità nel Rinascimento era apprezzatissimo dai pittori fiamminghi,
che lo reputavano un ottimo diluente per i colori.
HEX:
RGB:
#B57EDC 181,
126, 220
RGB:
HSL:
181, 126,
220
275°,
0.57, 0.68
HSV: CMYK:
275°, 0.43,
0.86
0.18, 0.43, 0.00, 0.14
CIE
XYZ: CIE
LAB:
0.42, 0.33,
0.74 63.99,
36.36, -37.70
YUV:
0.60, 0.13,
0.10
La lavanda è conosciuta ed
utilizzata dall'uomo da oltre 2500 anni con impieghi che si sono mantenuti
pressoché immutati nel corso dei secoli; Egizi, Fenici ed altri popoli la
impiegavano per il profumo e nella mummificazione. Gli antichi egizi
apprezzavano molto la lavanda e la impiegavano per produrre pregiati balsami
che utilizzavano, tra l'altro, per la mummificazione dei loro morti. Quando fu
scoperta l'estrema dimora di Tutankhamon, dopo 3000 anni profumava ancora di
lavanda. Le numerose proprietà di questa pianta sono state sfruttate dai romani
in cucina e medicina nonché per il benessere e la salute delle persone. Dal
profumo e dalle qualità toniche, antisettiche e repulsive nei confronti degli
insetti deriva il nome lavanda che trae origine dal verbo latino
"lavare" e sottolinea l'idea di pulizia ad essa legata. In molte
opere del periodo Medievale e Rinascimentale, ci si riferisce sempre alla
lavanda come ad una pianta medicinale con essenze dalle qualità inestimabili,
tanto da essere annoverata tra i vari metodi di lotta contro le forti epidemie
di peste. Infatti, si narra che i tombaroli, alla fine di ogni lavoro, fossero
soliti lavarsi utilizzando l'"aceto dei quattro ladri", contenente
lavanda, evitando spesso di contrarre la malattia. I guantai, avendo avuto
l'autorizzazione a profumare i loro articoli con questa aromatica, non si
ammalarono di colera. Le spose irlandesi fissavano un sacchettino di lavanda
alla giarrettiera come porta fortuna per un matrimonio felice. L'abitudine di
mettere le infiorescenze della lavanda in sacchetti per profumare la biancheria
è una pratica assai antica. Forse meno noto è il fatto che questa usanza era
parte di un rituale che si potrebbe definire magico: particolare doveva essere
la posizione del sacchetto e la cucitura che lo chiudeva. Talvolta i
sacchettini venivano portati al collo come portafortuna. Più pratico l'utilizzo
che ne fu fatto durante il Rinascimento: grazie alla sua ricchezza di resine,
per i pittori fiamminghi divenne un ottimo diluente dei colori.
CIE XYZ: CIE LAB:
YUV:
Nessun commento:
Posta un commento